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Charles Péguy

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Articoli

Durrell, Justine

collana: Letture
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2012
pagine: XII - 296

prezzo: € 19,50

ISBN: 9788806211905
a cura di: 
traduzione di: Silvano Sabbadini
argomento: Narrativa straniera
formato: brossura
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Lawrence Durrell

Justine


Uno scrittore inglese (alter ego dell’autore) rievoca la sua storia d’amore con una donna ebrea, bellissima, ricca e misteriosa conosciuta ad Alessandria, e il triangolo molto pericoloso con il marito di lei. Intrighi politici, riflessioni letterarie, perversioni sessuali sono tutti elementi portanti di questo romanzo che, nel 1957, inaugurò il famoso «quartetto» dedicato alla città mediorientale, crocevia di lingue, culture e popoli, ispiratrice di infatuazioni di ogni genere. La smania di assoluto e l’erotismo metafisico che Durrell condivideva con il suo amico Henry Miller si snodano in un allucinato gioco di specchi che travolge quattro personaggi indimenticabili.

«L’unico serio tentativo di romanzo proustiano dopo Proust». (Dalla prefazione di Giorgio Montefoschi)



Lawrence Durrell nasce nel 1912 a Jalandhar, in India, allora colonia inglese. A undici anni viene mandato a studiare in Inghilterra ma, abituato ai colori e al cosmopolitismo della realtà indiana, rifiuta il nuovo stile di vita e le sue regole. Pessimo studente, ribelle, dominato dalla noia, Durrell comincia a riscattarsi nel 1935 quando inizia un'amicizia destinata a durare oltre quarant'anni con Henry Miller, e convince la madre (tornata in patria dopo la morte prematura del marito) a trasferire l'intera famiglia, compresa Nancy Myers, la prima moglie, a Corfù. Gli anni nell'isola greca ci sono restituiti dal bestseller del fratello Gerald (La mia famiglia e altri animali). Nel 1941 l'incipiente invasione nazista costringe lo scrittore e sua moglie a lasciare Corfù assieme alla figlia nata un anno prima. Destinazione: il Cairo. Qui il matrimonio, già in crisi, naufraga definitivamente. Nel 1942 si sposta ad Alessandria dove conosce una seducente donna ebrea, Eve Cohen, che diventerà la sua seconda moglie e il modello del personaggio di Justine. Lavora nell'Intelligence per il ministero degli Esteri, che dopo la guerra lo invia in Argentina e in Iugoslavia. Nel 1952 è di nuovo in Grecia, a Cipro. Qui arriva con la figlia Sappho Jane, mentre Eve viene ricoverata in una clinica inglese per un crollo nervoso. Divorziato da Eve nel 1955, inizia a scrivere Justine e, a seguire, gli altri romanzi del Quartetto, che vengono pubblicati fra il 1957 e il 1960. Nel 1960 deve lasciare Cipro a causa della guerra di indipendenza contro gli inglesi e si trasferisce a Sommières, in Provenza. A dispetto del successo letterario, che gli fa sfiorare il Nobel, vive anni difficilissimi. Una lunga malattia e, nel 1967, la morte della terza moglie, Claude-Marie Vincendon, lo colpiscono duramente. Romanzi e poesie continuano a uscire, ma senza più l'accoglienza riservata al Quartetto. Un ultimo matrimonio, con Ghislaine de Boysson, dura sei anni. Il fratello Gerald avrebbe sentenziato: «Lawrence distrugge le sue donne». Ma il peggio arriva nel 1985: Sappho Jane, la figlia avuta con Eve Cohen, si uccide dopo aver accusato il padre di «incesto psicologico». Nel 1990 muore per un ictus nella sua casa francese.

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