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Spaziani, Autoantologia

collana: Lo Specchio
editore:  Mondadori
data pubblicazione: 21/02/2023
pagine: 416
prezzo: € 18,00
ISBN:  9788804771043
a cura di: 
introduzione di:
argomento: poesia
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Maria Luisa Spaziani

Autoantologia


Tesa fra i due opposti fuochi del visibile e del visionario, del quotidiano e del metafisico, la poesia di Maria Luisa Spaziani si è affermata nel corso di più di mezzo secolo (a partire da Le acque del Sabato, del 1954) come una delle esperienze più alte, coerenti eppure internamente sfaccettate del Novecento poetico italiano e oltre. Dopo l’esordio, illuminato dalla parola pura simbolista ed ermetica, Maria Luisa Spaziani si è mossa alla conquista di un’originale misura, capace di ridare spessore alle occasioni e agli oggetti, mantenendoli tuttavia nella tensione rivelatrice di una lingua nitida, cristallina e potente e perennemente soffusa di una lieve intelligente ironia. Da Utilità della memoria (1966) a Transito con catene (1977), da Geometria del disordine (1981) a I fasti dell’ortica (1996), da La traversata dell’oasi (2002) a La luna è già alta (2006), è il disegno misericordioso della vita, nel suo moto inesausto di grazia e miracoloso ricominciamento, a occupare la voce dell’autrice, giunta con le ultime raccolte a declinare in versi una personalissima e assai femminile sapienza del cuore.

Piena coerenza e fedeltà a se stessa, pur nel procedere rinnovandosi: è quanto ci offre il lungo cammino poetico di Maria Luisa Spaziani, come appare evidente in questa ampia autoantologia che, riproponendo libri ormai introvabili e disegnando all’interno dell’opera un inedito itinerario d’autore, si presenta come suggestiva e autorevole sintesi della sua intera produzione poetica oltre che come un vero e proprio classico della nostra poesia del Novecento.

 

Maria Luisa Spaziani, torinese, vive a Roma. Presidente del "Centro Internazionale Eugenio Montale" e del premio Montale, ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: Le acque del sabato (1954), Il gong (1962), Utilità della memoria (1966), L'occhio del ciclone (1970), Transito con catene (1977), Geometria del disordine (1981, premio Viareggio), La stella del libero arbitrio (1986), I fasti dell'ortica (1996). Autrice del poema-romanzo Giovanna D'Arco (1990), di Donne in poesia (1992), di racconti (La freccia, 2000), lavori teatrali (La vedova Goldoni, La Ninfa e il suo re) e di critica letteraria. Ha tradotto da vari autori, fra i quali Ronsard, Racine, Goethe, Shakespeare, Marceline Desbordes-Valmore, Gombrich, Yourcenar, Tournier.

 

Sylvia Plath (Boston 1932 - Londra 1963), dopo gli studi universitari allo Smith College, nel 1955 ottenne una borsa di studio a Cambridge, dove conobbe il poeta inglese Ted Hughes, che sposò dopo pochi mesi. Il sofferto rapporto matrimoniale sfociò nel 1962 in una dolorosa separazione e l'anno successivo nel suicidio della poetessa. Ma furono anche i mesi di una scrittura febbrile durante i quali nacquero testi di grandissima forza poetica. Tra le sue opere il romanzo autobiografico La campana di vetro (1963), la raccolta di poesie Ariel (1965, pubblicata postuma da Hughes) e i racconti di Johnny Panic e la Bibbia dei sogni (1977).

     

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